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DA PRIMADINOI.IT DEL 08/06/2006
TERAMO. Domani mattina, 14 Comuni, tre Comunità Montane, la Camera di Commercio e la Provincia, sottoscriveranno l’accordo quadro del “progetto turistico di qualità per il recupero e la valorizzazione dei borghi della Laga e del Gran Sasso”. L’appuntamento è per le ore 10, nella Sala Consiglio dell’ente. L’iniziativa, proposta dall’Assessorato al Turismo, si prefigge di progettare, realizzare e gestire il “prodotto borghi”. L’area della Laga e quella del Gran Sasso sono ricchi di piccoli borghi, in molti casi totalmente abbandonati, che possono essere recuperati ad uso turistico e ridare linfa e visibilità turistica a territori destinati, diversamente, ad un continuo spopolamento. La realizzazione del progetto, inoltre, offrirà opportunità economiche e di occupazione a chi questi luoghi li abita da sempre Il modello è quello del turismo sostenibile, che stimola la partecipazione dei residenti, fonda sui valori di un territorio e punta a realizzare un virtuoso processo socio-economico durevole nel tempo. IL PERCORSO E I CRITERI DEL PROGETTO «Con l’accordo quadro candidiamo il progetto ad essere inserito fra quelli che la Finanziaria definisce “di pubblica utilità” - spiega l’assessore provinciale al turismo Orazio Di Marcello - . L’accordo verrà inviato alla Regione che lo deve riconoscere come tale. Questo percorso ci consente da una parte di poter utilizzare alcune fonti di finanziamento come i Fondi strutturali dell’Europa, dall’altro di poter procedere con celerità al recupero edilizio e alle ristrutturazioni perché i progetti di pubblica utilità sono in variante ai piani regolatori». Oltre ai borghi già individuati dalla Provincia con un apposito studio di fattibilità anche i Comuni potranno avanzare delle proposte rispetto ai luoghi da recuperare ad alcune condizioni: l’intervento deve rispettare i criteri di compatibilità ambientale; deve essere concepito con un obiettivo di tutela e valorizzazione dei beni culturali e delle tradizioni; deve avere caratteristiche tali da risultare competitivo per la domanda turistica; deve avere sicure ricadute occupazionali (per legge almeno 250 addetti). LO STRUMENTO OPERATIVO Il progetto sarà gestito dall’Agenzia dei Borghi. Una struttura pubblica, compartecipata da tutti i soggetti proponenti. Alla costituzione dell’Agenzia sono stati destinati i finanziamenti del Cipe, 250 mila euro. Avrà sede a Montorio al Vomano, in uno stabile di proprietà della Provincia, ex sede della biblioteca. All’agenzia, in particolare, spetterà il compito di elaborare i progetti di recupero, di predisporre politiche e azioni di promozione turistica, di individuare programmi di natura finanziaria, di realizzare tutta la parte amministrativa. I BORGHI In provincia di Teramo sono circa 50 e presentano caratteristiche molto diverse fra loro. Distribuiti fra la fascia pedemontana e montana, alcuni sono completamente abbandonati, altri hanno centri storici vivi e vitali. «L’ecoturismo e il turismo ambientale», spiegano gli ideatori e fautori del progetto, «registrano il trend di crescita più significativo del settore turismo – circa il 20% l’anno- ed è molto apprezzato dagli stranieri. Il progetto Borghi, quindi, può rappresentare un laboratorio per il turismo, capace di sperimentare formule di gestione innovative, che coinvolgano operatori locali, e stimolino un indotto basato sull’offerta di servizi e prodotti attenti alla qualità ambientale come alle tradizioni e ai valori del territorio». GLI ENTI CHE SOTTOSCRIVONO L’ACCORDO La Provincia; i Comuni di: Arsita, Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella, Tossicia, Valle Castellana; le Comunità Montane del Gran Sasso, della Laga, del Vomano-Fino-Piomba; la Camera di Commercio.